venerdì 30 dicembre 2016

Africa: Società acefale. Sudan, i Nuer.



"Noi combattiamo contro i Rengyand, ma quando uno dei nostri due gruppi contro un terzo nemico, ci uniamo per combattere insieme".

(membro della tribù Nuer  dei  Bor).








Le "società acefale" sono società senza stato, in cui manca un'autorità centralizzata.
Le decisioni politiche sono prese al livello dei linguaggi  (gruppi di discendenza matrilineari o patrilineari che si riconoscono in un antenato mitico e che possono essere anche dispersi sul territorio).
La vita sociale è la risultante di rapporti variabili di alleanza fra clan e lignaggi e dei loro conflitti, cosa che da luogo a continui processi di segmentazione e fusione dei gruppi a seconda delle situazioni che si devono affrontare.
L'opposizione fra società acefale o segmentarie e società statuali non è però netta e gli antropologi hanno individuato anche "stati segmentari", come quello dell'antico Buganda, in cui cioè un potere centralizzato coesiste con i poteri locali, che pur legati a esso, conservano la loro autonomia.






L'esistenza di società segmentarie in Africa, infine, può essere talvolta meglio compresa vedendola il sottoprodotto di società statali, come il risultato di una pressione esercitata da istituzioni politiche più ampie e inglobanti (come quelle degli imperi), su società più deboli, invece di rintracciarvi il punto di partenza di un'evoluzione che ha la forma stato come approdo finale.I Nuer studiati negli anni trenta dall'antropologo Evans Pritchard erano, all'epoca, una popolazione di circa duecentomila persone, divisa in diverse tribù organizzate secondo il sistema della discendenza patrilineare e prive di autorità centrale, con un economia basata sulla pastorizia transumante.
L'equilibrio sociale era prodotto attraverso lo strumento della faida come mezzo di gestione dei conflitti che converte la contrapposizione in una relazione di cooperazione; la pratica della vendetta può essere può infatti essere sospesa attraverso il pagamento di una compensazione che è il "prezzo del sangue".
Proprio il senso del "debito" e del "credito" che anima la faida ne fa un fattore di coesione sociale.






Il bestiame non costituisce solo la base della sussistenza dei Nuer ma il "linguaggio" con cui vengono espresse le relazioni sociali.
I Nuer disprezzano le popolazioni vicine che non ne hanno e lo usano come mezzo di compensazione in caso di omicidi.
E' il bestiame infine che determina la distribuzione delle trbù sul territorio in base ai pascoli e ai punti d'acqua.